TELECAVOCOLOR - TELECOLOR - TVP

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oscar.telegattone
view post Posted on 5/3/2009, 21:29




TELECAVOCOLOR - TELECOLOR - TVP







Tutto ha inizio nel 1968, l'anno della contestazione giovanile, Alfredo Giammarini un cameraman-fotografo sambenedettese inizia a riprende gli incontri di calcio della Sambenedettese e a proporle prima nei bar e poi nelle case dei sambenedettesi. L'esperimento va avanti per quattro anni, un giorno Giammarini legge su un giornale un articolo nel quale si parla del caso di TeleBiella, Giammarini viene inoltre a sapere che nella vicina Ancona un certo Sergio Emmanuele Anastasio ha da qualche anno fatto partire Tv Emmanuel. "Presi così la decisione - ricorda Giammarini ad oltre trent'anni di distanza - di dare vita a un'emittente televisiva, per collegare per i collegamenti via cavo occorrevano però molti soldi e allora mi rivolsi a due miei concittadini, Alberto Ciabattoni e Giuseppe Valeri, portai loro i documenti inerenti TeleBiella e Tv Emmanuel e li convinsi a finanziare l'emittente, era un pomeriggio dell'agosto 1973, Sambenedetto era piena di turisti, in un bar del centro nacque l'idea di TeleSambenedetto, poi ribattezzata Telecavo".

Alberto Ciabattoni è titolare di un enorme magazzino di componenti elettronici, Giuseppe Valeri un venditore di tessuti. fiutano l'affare e così nasce l'emittente che già fin dal 1973 inizia ad effettuare prove tecniche di trasmissione, mentre continuano gli allacciamenti via cavo. Nell'anno durante il quale in Italia vi è l'austerity a causa della crisi petrolifera, gli abitanti di San Benedetto del Tronto iniziano a vedere al bar (come ai tempi di LASCIA O RADDOPPIA) le partite di calcio della Sambenedettese, i più fortunati possono anche vedersele a casa propria poichè iniziano gli allacciamenti anche nella case private. Le riprese vengono effettuate proprio da Alfredo Giammarini, telecronista è Remo Croci (oggi giornalista del TG5). Già a partire dal 1974 Tele Sambedenetto, ribattezzata TeleCavo, inizia a proporre, oltre alle partite di calcio anche film, si struttura un vero e proprio palinsesto, arriva come direttore il giornalista Elvio Merli (futuro collaboratore di Mediaset). La sede dell'emittente è in via Toscana 14 a San Benedetto del Tronto che diventa ben presto meta anche dei turisti incuriositi. Il primo palinsesto proponeva un VIDEOGIORNALE (diretto da Francesco Bruni), la rubrica sportiva GRAND PRIX, NOTIZIE UTILI, film, gli incontri di calcio della Sanbenedettese, incontri pittori e poeti locali, commedie dialettali, la rubrica ECHI DELLA STAMPA SULLE PROVE DELLA SAMB. Regista delle commedie in vernacolo - ricorda sempre Marinucci - che venivano registrate nei teatri cittadini ma anche negli studi dell'emittente, è Nando Angelini (futuro collaboratore della Rai) che realizza anche servizi vari sui mestieri artigiani scomparsi. Nel 1975 partono la rubrica IL PERSONAGGIO e la corrida tv SOTTO A CHI TOCCA, la rubrica SETTE GIORNI. Il palinsesto propone spettacoli con la partecipazione del pubblico, film, programmi musicali. Nel 1976 un ulteriore salto di qualità: l'emittente inizia a trasmettere 12 ore al giorno (dalle 14 iniziali), il 50% dei programmi viene autoprodotto, l'altro 50% viene acquistato; e, altra grande novità, i programmi vengono mandati in onda a colori (la Rai inizierà a mandare in onda i primi programmi a colori soltanto l'anno successivo). Ciabattoni e Valeri allargano il raggio di copertura dell'emittente che viene ribattezzta Tele Piceno, i sambenedettesi si sentono defraudati e pochi mesi dopo si passa alla denominazione Telecavocolor (per sottolineare l'avvento del colore). ma per gli abitanti della località marina l'emittente rimane sempre Telecavo. Dopo la sentenza della Corte Costituzionale del luglio 1976 l'emittente continua a trasmettere via cavo, ma con il 1977 si converte all'etere. Il palinsesto propone un tg locale (TELENOTIZIARIO), rubriche sportive, film, le rubriche NOTIZIE UTILI, CIAK, NUMERI UTILI, cartoni animati, gli incontri di calcio della Sanbenedettese (telecronista era Remo Croci, oggi a Mediaset), annunciatrici erano Rosanna Santarelli, poi Aurelia Benigni, lavorò a Tvp anche Maurizio Compagnoni (oggi a Sky); non mancava il programma cult delle emittenti locali: SUPERCLASSIFICA SHOW del nostro Maurizio Seymandi. Ma Valeri e Ciabattoni (che diventeranno rispettivamente anche presidente e vice-presidente della Sambenedettese) proseguono nell'opera di potenziamento dell'emittente che, intanto, convertitasi all'etere, irradia i suoi programmi dal canale uhf 48 e 52, e assume la denominazione di Tvp (Tele Video Piceno). Ottimo il lavoro di potenziamento dal punto di vista tecnico (l'emittente arriverà fino in Puglia) e dal punto di vista della qualità dei programmi. "Partì una rubirca, PERSONAGGI, nell'ambito della quale venivano intervistati tutti gli attori che si esibivano al Teatro Calabresi - ricorda sempre Giammarino - personalità del calibro di Carlo Dapporto, Paolo Ferrari, Peppino De Filippo". Anche Enzo Tortora collabora con Tv presentando il gioco a quiz IL TRIANGOLO, che andava in onda dal teatro parrocchiale di San Benedetto non essendoci spazi negli studi di Tvp (sia pur allargati e ristrutturati) per ospitare il pubblico. Nel frattempo Giammarussi lascia Tvp: "fui il primo collaboratore di una tv privata italiana ad essere licenziato, protestai perchè guadagnavo solo 100.000 lire, e mi diedero il benservito - ricorda sempre Giammarussi - ma pensandoci bene erano tempi molto difficili, i costi per mantenere un'emittente erano già allora molto alti, dalla fase dello spontaneismo si stava passando alla professionalizzazione e nonostante Tvp fosse stata una delle prime emittenti in Italia i tempi stavano cambiando. Non ho risentimenti, anzi oggi sono molto amico di coloro che mi estromisero, io stesso ho organizzato tre anni fa le celebrazioni per il trentennale dell'emittente". Pochi soldi anche per Maurizio Costanzo che all'inizio degli anni '80 lavora per Tvp, ma Giancarlo Dotto e Sandro Piccinini non sono d'accordo e su IL MUCCHIO SELVAGGIO scrivono:

"Valeri era anche il presidente della squadra di calcio della Sambenedettese, con la tv tentò iniziative che poi furono riprese anche dai grandi network. Ad esempio, nell’anno della “disgrazia” di Maurizio Costanzo, quando questi scontava la sua inutile e veniale imprudenza in P2 Valeri andò a Roma a trovarlo e gli propose di lavorare per Tvp. Gli offrì due milioni alla settimana, che allora erano qualcosa anche per Costanzo. Tvp all’inizio degli anni ’80 entrerà a far parte del consorzio televisivo che darà vita a Rete4. Valeri allora entro nel mercato televisivo dei programmi e diventò ricco, iniziò dapprima ad acquistare i programmi nel sottobosco, poi, quando le stazioni televisive iniziarono ad essere emancipate e viziate, nel giro ufficiale. Partiva con la sua Biturbo, andava a Roma e di pura furbizia teneva testa agli emissari di Berlusconi che si presentavano dai produttori decisi a battere la concorrenza. I suoi interlocutori furono ben personaggi come Cecchi Gori, De Laurentis, Alberto Sordi. Girava ad occhi sbarrati negli studi incontrando Monica Vitti, Marcello Mastroianni e Lori Del Santo. Sperando che prima o poi gli sarebbe successo qualcosa di dolcemente torbido, secondo l’anedottica del cinema, dove “si fanno le orge”. E un aneddoto infatti c’è, lo raccontava nei due ambienti del cinema e della tv. Valeri era a cena con il produttore Luciano Martini, aveva comprato alcuni film con Edwige Fenech e a un certo punto venne fuori a dire: “Senta, Martino, non dica che non se la farebbe la Fenech”. Il produttore sorrise dicendo che se l’era già fatta: “per dieci anni, quando era mia moglie”.

Sta per terminare la storia di Tvp poichè l'avvento dei network impone scelte diverse. Ciabattoni, che fu anche presidente della Filet, una delle prime associazioni di emittenti televisive private, lascia, Valeri si trasferisce definitvamente a Roma (oggi è il titolare della Video Film Vck),Tvp nel 1981 entra a far parte del circuito della Rete4 mondadoriana conservando una piccola fascia di programmazione locale, consiste nelle partite di calcio della Sanbenedettese e nel tg locale, ma nel gennaio 1982 cesserà di esistere per lasciare il posto a Rete4.

Nel 2004, a trent'anni dall'inizio delle trasmissioni ufficiali di questa storica emittente, Alfredo Giammarini ha organizzato una serata conviviale per ricordare Telecavo-Tvp.



Quando la rivoluzione si chiamava TVP
di Daniele Mauro

Cesare Caselli ricorda il trentennale della famosa televisione privata di San Benedetto, festeggiato qualche giorno fa in un ristorante di Massignano.

C’era una volta il “deserto culturale? sambenedettese, poi venne la Telecavocolor, in seguito conosciuta come TVP (dove la “P? sta per Picena), e nulla fu più come prima. Era l’anno 1974, nel pieno degli anni di piombo, dell’austerity e della Samb di Bergamasco che tornava in Serie B. La nascita della TVP può essere considerata come il più grande evento culturale nella storia di San Benedetto del Tronto e, certamente, un’avventura mediatica di rilievo regionale e nazionale.

All’epoca TVP fu la seconda televisione privata in Italia dopo Telebiella: si trattava di una televisione che non trasmetteva via etere ma via cavo, per cui era popolarmente nota come Telecavo. Giuseppe Valeri, l’ideatore, insieme allo scomparso Alberto Ciabattoni, riuscì a far collaborare alla TVP personaggi del calibro di Maurizio Costanzo e Enzo Tortora.

Addirittura la TVP iniziò le trasmissioni a colori con grande anticipo rispetto alla Rai. TVP e Telebiella furono il vessillo delle televisioni libere che negli anni successivi sarebbero proliferate in tutta Italia. Il successo di TVP fu immediato e poi, con la crescita dei telespettatori, venne installato un ripetitore anche in Abruzzo. Nel tempo sono stati necessari ulteriori investimenti, divenuti poi insostenibili. Dopo circa dieci anni l’emittente è stata ceduta a Telealtomilanese e, successivamente a Rete 4 e infine da Canale 5, emittente alla ricerca di nuovi spazi di diffusione.

A distanza di trent’anni da quella celebre avventura, coloro che l’anno resa possibile, anche in onore di quanti sono scomparsi, si sono riuniti per un convivio presso l’agriturismo “Il Girasole? di Villa Santi di Massignano, gestito dall’ex cameraman di TVP Francesco Vitangeli.

IL PROGETTO DI ALFREDO GIAMMARINI. E’ stato Alfredo Giammarini, il primo cameraman dell’emittente, colui che ha portato le partite della Samb Calcio (ma non solo) prima nei bar e poi nelle case dei sambenedettesi, a volere questo eccezionale in contro in occasione del trentennale di TVP. Giammarini ha ricercato, con eccezionale puntiglio, i protagonisti di quell’incredibile stagione che poi i fatti della vita hanno disperso in tutti gli angoli della penisola.

Purtroppo non tutti sono riusciti a venire, ma in tanti lo hanno fatto. Ecco i nomi dei protagonisti dell’avventura TVP. Giuseppe Valeri, il “capoccia? che ha sponsorizzato l’incontro, mentre Giammarini ha pensato agli inviti, alla mostra di foto e all’incontro (spumante e fuochi artificiali in primis). Erano presenti anche Elvio Merli, aiutante di campo e supervisore generale, Quintilio Domizi, addetto alla pubblicità insieme ad Umberto De Angelis, Pietro Pilota, tecnico della regia, Arduino Carosi, giornalista e speaker, Amedeo Carminucci, tecnico esterno (antenne), Silvestro Carminucci, tecnico di regia, Francesca Angelini; annunciatrice e speaker, Ermanna Chiappini, annunciatrice e valletta, Marco Mozzoni, cameraman, Franco Bruni, giornalista specializzato in cronaca nera, Domenico Pompei, cameraman, Sandro Marconi, tecnico, Valeria Di Salvatore, speaker, Loris Di Salvatore, cameraman e speaker, Danilo Interlenghi, realizzatore dei programmi, Angelo Manni, tecnico di regia, Cesare Caselli, realizzatore dei programmi culturali, Floriana Capriotti, realizzatrice e attrice di programmi culturali vari, Marino Capacchietti, speaker, Luisella e Loredana Coccia, attrici di recite in dialetto sambenedettese, Antonio Canala, tecnico esterno, Enrico Rossi, cameraman, Alberto Perozzi, realizzatore di servizi sulla Resistenza e non solo, Sergio Di Sciascio, operatore e speaker, Pino Perotti, giornalista. Un particolare e grato ricordo va agli scomparsi, tutti dotati di grande professionalità: i direttori Gianni Flaiani, Novemi Traini e Sabatino D’Angelo, Adolfo Socillo, Filippo Miritello, Antonio Greco, Alfredo ed Ernesto Feriozzi, Angela Maria Guglielmi, Livio Petrini, Eraldo Mancia, Franco Giammarini e Marcello Camiscioni. Tra gli invitati erano presenti i giornalisti Rosita Spinozzi e Nazzareno Perotti, i fotoreporter Adriano Cellini, Alessandro Sgattoni e Secondo Capriotti.

IL FINALE PER FESTE VIP. Tra le personalità presenti vi erano Andrea Livi, editore fermano, che ha accompagnato il celebre pittore e caricaturista Danilo Interlenghi, il quale ha disegnato la simpatica vignetta del biglietto d’invito. Dopo cospicue portate di insaccati nostrani, arrosti caserecci e persino di una torta firmata, sono arrivati i fiumi di spumante, e i fuochi di artificio.

Grazie TVP. Grazie TVP, grazie Valeri; grazie a quanti hanno reso possibile questo incontro a distanza di tanto tempo. TVP ha segnato la svolta culturale della città, perché da quel momento gli eventi sono entrati nelle case di tutti e questo ha contribuito a risvegliarla, a creare nuovi interessi e a riscoprire quelli sopiti. Arte, folclore, storia, dialetto, letteratura, argomenti negletti fino ad allora alla grande massa dei cittadini, dopo aver avuto la dignità della televisione sono entrate nel cuore della gente, stimolando le aspirazioni culturali delle persone maggiormente ricettive. In questo senso è stata vera rivoluzione



MASSIMO EMANUELLI, GIGI VESIGNA E MAURIZIO SEYMANDI RINGRAZIANO ALFREDO GIAMMARUSSI PER LE PREZIOSE TESTIMONIANZE FORNITE
 
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